Siamo davvero così digitali come pensiamo? Come si rapporta il mondo del lavoro con la digitalizzazione? Si sente spesso parlare di digital divide, ma siamo veramente consci di questo problema?

Facciamo un passo indietro. Con digital divide si intende il divario che c’è tra le persone che hanno accesso a internet e le competenze per trarne vantaggio, e chi ne è escluso. I fattori di questo gap sono vari: posizione geografica, istruzione, età, genere, situazione socio-culturale o appartenenza a particolari gruppi etnici.

Questo problema è stato messo sotto ai riflettori nell’ultimo anno a causa dei continui lockdown e dai disagi che hanno provocato, la didattica a distanza e lo smartworking in primis. Ma non dimentichiamo anche le nuove forme di socialità digitale, di gestione della vita quotidiana, fino ad arrivare a quella che sembra la “new normality”.

E chi ne rimane escluso? Chi non ha i mezzi per salire sul grande carro digitale, sarà costretto a rimanere indietro, abbandonato su un marciapiede analogico?

Negli ultimi anni i progetti per superare il digital divide si sono moltiplicati, sia quelli volti all’estensione della banda larga sul territorio italiano, sia quelli per fornire hardware per la connessione. Ma causa della pandemia la strada ancora da percorrere si è fatta particolarmente evidente.

Secondo i dati ISTAT una famiglia su 10 non ha accesso a internet da casa, nelle famiglie con più figli spesso non ci sono dispositivi individuali per la connessione. Le motivazioni? Alto costo degli strumenti per connettersi (6,5%), alto costo del collegamento (8%), ma soprattutto il fatto che nessuno sappia usare internet (59,2%).

Ma scaviamo più a fondo. Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del consiglio di ministri ha creato il progetto Digital Skill Voyager, un portale in cui viene misurato il livello di conoscenze digitali tramite domande in formato gaming. L’utente deve rispondere a una ventina di domande riguardanti l’ambito digital classificate in epoche storiche, dalla Preistoria al Rinascimento. Il base al punteggio raggiunto all’utente viene assegnato un rango: “neofita digitale”, “allievo digitale”, “coach digitale” o “digital leader”.

I risultati sono stati alquanto inaspettati: solo il 3,8% del campione analizzato raggiunge il livello di “digital leader”. In particolare più del 70% degli imprenditori è solo alle prime armi (20,5% neofiti, 51,5% allievi) e il 51,3% degli impiegati si attesta sul livello di allievo digitale.

Quello che emerge è che in ambito lavorativo si sottovaluta l’importanza della formazione.

Per combattere i bassi livelli di competenze digitali servono risorse e istruzione.

Per questo la nostra azienda promuove corsi di formazione digitale per imprenditori e imprese, con lo scopo di migliorare l’organizzazione e i processi lavorativi.

I nostri corsi sono modulabili secondo le esigenze di ciascuna impresa e possono essere svolti direttamente in sede, presso la nostra struttura o in videocall.

I nostri consulenti sono disponibili per maggiori informazioni:
Mail: servizioclienti@wedsolution.it
Tel: 0544 193 6062

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