Come si definiscono gli obiettivi di comunicazione?

Facciamo un passo indietro. Gli obiettivi di comunicazione sono un elemento fondamentale per ogni piano di comunicazione e la loro definizione permette di stabilire quale risultato vogliamo raggiungere e come intendiamo raggiungerlo.

Un piano di comunicazione è uno strumento attraverso cui si definisce, si descrive e si pianifica la comunicazione della propria azienda o organizzazione. È un processo circolare che prevede 4 fasi interdipendenti:

  • Fase di analisi: comprendere ed analizzare lo scenario interno ed esterno all’azienda (è in questa fase in cui si mette in pratica, ad esempio, l’analisi SWOT (link articolo);
  • Fase di strategia: si definiscono obiettivi, target (modello Personas) e strategie di comunicazione (Value Proposition, Copy Strategy);
  • Fase operativa: si definiscono tattiche e scelte operative in linea con gli obiettivi e il target (communication mix, contenuti e piano editoriale, budget);
  • Fase di valutazione e verifica: non si limita alla verifica finale, ma è una fase da operare prima, durante e dopo il piano di comunicazione per intercettare eventuali modifiche o integrazioni da attuare.
La definizione degli obiettivi si colloca dunque nella fase di strategia.

Innanzi tutto, è importante comprendere che gli obiettivi di comunicazione non sono gli stessi degli obiettivi di business: i primi riguardano la comunicazione stessa, il cui scopo è quello di facilitare il raggiungimento degli obiettivi di business.

Ad esempio, se l’obiettivo di business è di aumentare le vendite, un obiettivo di comunicazione potrebbe essere quello di accrescere la Brand Awareness (la consapevolezza del brand); questo, a sua volta, può aumentare l’interesse per il prodotto e quindi portare all’aumento delle vendite.

“Nella strategia di comunicazione è importante avere chiari gli obiettivi di business aziendali per poter allineare le scelte comunicative alle finalità economiche e commerciali dell’azienda, in totale sinergia”.[i]

Gli obiettivi definiscono il tema a cui la comunicazione dovrà rispondere, anticipando così eventuali problemi comunicativi che potrebbero insorgere successivamente: che cosa vogliamo raggiungere? Come lo comunichiamo? A chi? Con quali strumenti e attraverso quali canali? Qual è il nostro target di riferimento? La definizione degli obiettivi di comunicazione deve essere basata su questi elementi.

Quali sono gli obiettivi di comunicazione più comuni?

  • Aumentare la Brand Awareness
  • Migliorare la Brand Image
  • Generare Lead (contatti)
  • Aumentare il traffico negli store digitali e fisici

Esiste un metodo per la definizione degli obiettivi?

Certo che sì! Si chiama metodo SMART ed è stato sviluppato dall’economista Peter Drucker, il quale sottolinea quanto sia importante definire degli obiettivi per ottenere elevate prestazioni aziendali.

In cosa consiste il metodo SMART?

È una sorta di mappa che ci aiuta a raggiungere i nostri obiettivi con più facilità, indicando anche come un obiettivo debba essere:

  • SPECIFIC: Specifico
  • MEASURABLE: Misurabile
  • ACHIEVABLE: Realistico e realizzabile
  • RELEVANT: Rilevanti e utili
  • TIME-BASED: Con una scadenza precisa

Quando definiamo un obiettivo in modo SMART, siamo in grado di chiarire esattamente cosa vogliamo raggiungere, come lo misureremo, quando lo raggiungeremo, se è raggiungibile e se è pertinente ai nostri obiettivi generali.

Esempi di obiettivi SMART

Immaginate di avere un arcobaleno di obiettivi SMART: ogni colore rappresenta una fase diversa del vostro percorso verso l’obiettivo finale. Il rosso potrebbe rappresentare la fase “Specifico”, dove si definisce in modo preciso l’obiettivo da raggiungere. Il giallo potrebbe rappresentare la fase “Misurabile”, dove si definisce come si misurerà il successo del vostro obiettivo. Il verde potrebbe rappresentare la fase “Realistico”, dove si verifica se l’obiettivo è fattibile e realistico. Il blu potrebbe rappresentare la fase “Rilevante”, dove si verifica se l’obiettivo è importante per i vostri obiettivi generali. Infine, il viola potrebbe rappresentare la fase “Scadenza”, dove si definisce una data precisa entro cui raggiungere l’obiettivo.

Ecco alcuni esempi di obiettivi SMART:

  • Aumentare le vendite online del 20% al mese: questo obiettivo è specifico, misurabile e raggiungibile, perché è stabilito un obiettivo percentuale tangibile. È anche pertinente per la salute finanziaria del business.
  • Aumentare la fedeltà dei clienti del 30% entro sei mesi: questo obiettivo è specifico, misurabile, raggiungibile è costruito sul tempo. Inoltre, è pertinente per il successo del business.
  • Leggere almeno un libro al mese: questo obiettivo è specifico, misurabile e raggiungibile. Tuttavia, non è basato sul tempo e non è pertinente per un obiettivo specifico, rendendolo meno efficace come obiettivo smart.

Gli obiettivi SMART sono quindi estremamente utili perché ci aiutano a rimanere concentrati sui propri obiettivi e a non perdersi nei dettagli. Quando si ha un obiettivo chiaro e specifico, si può lavorare con maggiore efficienza e concentrazione, sapendo esattamente cosa fare e come farlo.

Inoltre, gli obiettivi SMART aiutano a misurare il progresso e a tenere traccia dei risultati. Questo può dare un senso di soddisfazione e motivare a continuare a lavorare duramente per raggiungere i propri obiettivi.

In sintesi, gli obiettivi SMART sono uno strumento incredibilmente utile per definire obiettivi chiari e misurabili, che ci aiutano a rimanere concentrati sui nostri obiettivi e a tenere traccia dei nostri progressi.

[1] “La strategia di comunicazione nell’era postdigitale”, Maria Pia Favaretto, 2020, p.154

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