La destinazione che abbiamo scelto per questo 2024 è stato il Club Med Grand Massif a Samoëns, in Alta Savoia, una regione della Francia, in una splendida cornice turistica di montagna. Per noi lo scopo è stato migliorare le capacità comunicative intragruppo favorendo il flusso di scambio delle informazioni, facendo formazione in maniera efficace e variegata. In questo viaggio gli obiettivi comunicativi si sono intrecciati a doppio filo con il superamento dei limiti fisici, in un’altalena tra attività formative e contatto con la natura. Esplorare il senso di squadra, la condivisione, e favorire il flusso di scambio delle informazioni rimanendo per quattro interi giorni a contatto, al di fuori dei nostri uffici, ci ha sicuramente offerto ampi spunti di riflessione e potenziato la coesione del gruppo.
Escursioni, attività di gruppo, giochi
Le nostre giornate, tra un’attività e l’altra sono trascorse vivendo le bellissime Alpi di Samoëns e l’omonima cittadina, apprezzandone gli odori, i sapori, i suoni. Qui, la condivisione di un’esperienza comportante fatica fisica quale l’escursione ha, come spesso accade, favorito il rafforzamento dei legami intragruppo.
Le attività previste avevano come fine la volontà di spingere ognuno di noi a ragionare, capire ed infine superare il pregiudizio e gli stereotipi. “Quando vedi qualcuno che interpreta, capisci quanto si lasci coinvolgere nelle attività dagli altri”, questa frase di Alberto, al suo primo viaggio aziendale, colpisce e coglie in pieno il senso del gioco di ruolo. Il grande pregio dei giochi di ruolo risiede nel simulare, impersonare e interpretare una figura che non necessariamente ci rispecchi, aiutandoci ad avere una visione del mondo da una prospettiva completamente diversa. Tutto ciò ci ha permesso di lavorare sugli approcci in seconda persona, immaginando di indossare le vesti di chi non siamo. Osservare i risultati di questa attività ci ha permesso di capire quanto sia importante farsi trascinare dagli altri quando di fronte a noi si palesa una sfida, sia che si tratti di interpretare dei ruoli, sia che si tratti di una nuova avventura, ma non finisce qui.
Guardarci attorno con occhi differenti ci ha posti sotto un’ottica nella quale “comunicare” fosse la parola chiave, con un particolare focus sulla comunicazione attenta, ragionata e calibrata in base all’interlocutore, ma anche su quanto importante sia comunicare in modo efficace la propria idea, così che tutti possano comprenderla.
Uno dei casi di importante riflessione risiede in una delle attività nella quale la vittoria si è contesa tra due squadre, stimolando una competizione con esito imprevisto di parità assoluta. Questo è stato uno dei pochi momenti in cui non sono state rispettate le indicazioni iniziali: avrebbe dovuto esserci una parte sconfitta ed una vincitrice. Certamente, questo episodio, in superficiale apparenza di fallimento, in realtà rappresenta l’occasione di capire che vi sono margini di miglioramento per ognuno di noi, e per noi è bellissimo che sia così. Non riuscire a centrare l’obiettivo non significa aver fallito per noi ma, anzi, ci aiuta a comprendere quali siano stati i motivi e le ragioni che hanno portato a questo esito, determinando anche una riflessione su di noi, sul nostro approccio e sulla scelta di quali lati del nostro carattere possano essere utili alla causa o siano invece da smussare.
Tra momenti dove lasciarsi andare, balli, camminate intense e attività sportive di gruppo (sì, le bocce lo sono), uno dei momenti più interessanti per via della grande sintonia emersa all’interno del gruppo si è configurato durante l’ultimo giorno, nel quale abbiamo formato una tavola rotonda per discutere di un racconto che ci siamo assegnati all’arrivo a Samoëns, dovendo confrontarci sulle reciproche impressioni, punti di vista e conclusioni, scoprendo di essere sorprendentemente in linea gli uni con gli altri.
Ascoltare, capire e capirsi durante il viaggio aziendale
In conclusione, possiamo dire che questo viaggio per tutto lo staff di W&D 2.0 è stato un successo dal punto di vista degli obiettivi preposti, dal momento che siamo stati in grado di esplorare aree comunicative che nella quotidianità è molto difficile raggiungere. Tutto questo ha incrementato di gran lunga l’empatia tra colleghi, affinato la sensibilità e il rafforzamento dei rapporti, permettendoci di perfezionare le modalità di relazione all’interno della squadra, conoscendo un po’ meglio gli altri, ma anche noi stessi. È importante capire e capirsi, evitando diverbi, conflitti e stress inutili proprio al fine di mantenere un clima sereno, rilassato e propedeutico ad una sana produttività. L’equilibrio aziendale solido e duraturo si ottiene attraverso queste esperienze, che ci aiutano a metterci nei panni dell’altro guardando il quadro generale da una prospettiva diversa, quella dell’insieme, del gruppo, della collettività e del benessere collettivo, non individuale. Porsi una domanda in più conoscendo l’altro ci farà sentire in grado di comprendere e di essere compresi, questo è il principio in cui crediamo fortemente.